lunedì 21 marzo 2016

Aston Martin Stonehenge - Modello in scala 1:8 - Capitolo 1





Questo post è il primo di una serie che documenterà la realizzazione in scala 1:8 dell'Aston Martin Stonehenge, pubblicata nell'altro mio blog La scrivania di Giovanni.
Lì i lettori potranno vedere una breve galleria fotografica, dedicata al modello in scala 1:14, la cui scocca è ottenuta dall'unione di due pezzi stampati.
La lunghezza dell'oggetto è pari a 331 mm, perché la vettura in grandezza reale misurerebbe 4640 mm.

Qui inizia la sfida: condannare la stampante ai lavori forzati, producendo i pezzi necessari ad assemblare una scocca in scala 1:8, vale a dire ben 580 mm di lunghezza!
Le dimensioni utili dello spazio di stampa mi obbligano a suddividere il corpo del prototipo in 10 parti.


Si parte!


Ho voluto sfruttare questa esperienza per imparare diverse lezioni sul comportamento dell'abs durante il processo di stampa, dalla qualità dei particolari alle temute deformazioni durante il raffreddamento.
Infatti, il buon senso suggerisce di usare pla per stampe di cui è richiesta una ridotta variazione dimensionale, ma ho voluto tentare la "follia".
In fin dei conti, sono quasi del tutto soddisfatto del risultato: alcune parti, purtroppo, si sono necessariamente deformate (valuterò se replicarle in pla), ma in generale, i parametri di lavorazione che ho impostato hanno prodotto un insieme di componenti che si prestano all'assemblaggio. Con tanta pazienza, stucco e fresatura, spero di ottenere una buona continuità di forme.



Le immagini mostrano il frutto di dieci lavorazioni differenti, per un totale di 2 Kg di abs e un numero di ore operative pari a circa 10 giorni!!! Per la stampante è stata una indiscutibile prova di affidabilità...


Qui iniziano le sperimentazioni del sistema di fissaggio delle ruote. Voglio creare dei supporti resistenti, che permettano la rotazione, senza pretendere la massima scorrevolezza. Le foto mostrano la messa a punto del solo particolare di accoppiamento fra il "semiasse" della ruota e il supporto; aggiungendo alcune gocce di lubrificante all'interno, l'attrito si riduce quanto basta.
Superata questa verifica, inizierà la progettazione della struttura completa, che sorreggerà con le quattro ruote l'intera massa del modello.

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mercoledì 9 marzo 2016

Supporto esterno per bobina filamento

Ho acquistato una bobina di pla di alta qualità, di marca diversa dal Fabbricante della mia stampante. L'ho scelta, perché risulta essere un prodotto molto efficace sulla maggior parte delle apparecchiature.
C'è un piccolo ostacolo: non è compatibile con il caricatore della mia stampante, la cui forma è ricavata "a pennello" sulle bobine fornite dal Costruttore.


Questo progetto risale allo scorso anno; all'epoca, stavo sfruttando una bobina di abs nero; oltre ai pezzi autocostruiti, ho impiegato del materiale di recupero: una tavoletta di compensato da mm 15 di spessore e uno scarto di tubolare, avanzato dall'assemblaggio degli armadi di casa.


Ecco il disegno dei pezzi da assemblare: adattatori per il diametro, rondelle, "piloni" di sostegno e staffa per vincolare il supporto al tavolo. Procediamo alla realizzazione...


La foto mostra il tubolare già tagliato alla lunghezza prefissata e i primi pezzi stampati in abs nero: quelli grandi sono gli adattatori per poter centrare il tubo nel foro della bobina; gli oggetti più piccoli sono due rondelle, che serviranno come distanziali per mantenere la bobina distante dai supporti, evitando attriti accidentali e favorire il miglior scorrimento.


Ecco il supporto assemblato. Perdonate la ruvidità delle superfici, ma all'epoca ero alle prime armi nel programmare la lavorazione della stampa e le asperità degli oggetti sono dovute ai parametri imprecisi relativi al primo layer di supporto, dal quale inizia il processo di stratificazione.
La tavoletta di legno è stata volutamente ritagliata quasi a forma di "L", con uno scalino leggermente sporgente. La foto conclusiva chiarirà il motivo di questa forma.



Concludiamo con l'immagine del supporto fissato al tavolo, con la bobina caricata e perfettamente allineata col foro di inserimento del filamento.
Le frecce gialle evidenziano i due vincoli che assicurano la base al tavolo della stampante, senza l'ausilio di morsetti o biadesivo. Le vibrazioni causate dai movimenti durante la stampa sono un piccolo "terremoto", a cui bisogna per forza resistere! Ecco, allora, la staffa a forma di "U", che impedisce alla base di traslare verso l'interno del tavolo; ma il ruolo più importante è svolto dallo scalino sporgente della base in legno, che si inserisce al di sotto della stampante, appoggiato ad uno dei suoi piedi. Lo spessore di mm 15 del compensato è perfetto, perché è appena più abbondante della distanza della stampante dal tavolo, risultando così leggermente incastrato sotto i 14 chili di peso della macchina!

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sabato 5 marzo 2016

Portachiavi "Jeep"

Poco più di un anno fa, un amico acquistò una Jeep di seconda mano ed era a dir poco gasato!
Negli stessi giorni, ricorreva il suo compleanno e praticamente inaugurai la mia nuova stampante 3d con un oggettino, che volli realizzare come regalo per l'occasione.



I due modelli sono realizzati con abs nero e pla bianco. Essendo veramente alle prime armi, creavo oggetti con molte imperfezioni nella finitura di superficie. Questo spiega le irregolarità visibili nel portachiavi nero, rifinito frettolosamente con la fresatrice.

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Gancio "Alfa Romeo" per asciugamani

Nell'angolo del mio garage dedicato al lavello mancava il gancio per l'asciugamani.
Soprattutto, se l'auto parcheggiata è un'Alfa Romeo (sebbene non sia uno dei modelli "top" di gamma), anche l'asciugamani deve sentir pulsare il Cuore Sportivo!

L'interno del gancio è stato opportunamente arrotondato per favorire la stratificazione del filamento.


Nonostante abbia disegnato "a memoria", l'aspetto finale riprende abbastanza fedelmente lo scudetto.
Le piccole chiazze scure testimoniano i micro surriscaldamenti dell'abs durante la lavorazione; è un difetto trascurabile, per me il gancio è perfetto così.


Due striscioline di biadesivo ...ed ecco fatto!
Perbacco, forse ho esagerato con le dimensioni: come minimo il gancio è ideale per un accappatoio!
Questa volta, il colore diventa un omaggio al "giallo canarino" della bandiera di Modena, la mia città, simbolo indiscusso delle automobili sportive. Tornano alla memoria i tempi in cui si allestivano le Alfa Romeo da gara nell'officina di Enzo Ferrari...

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Portacellulare da cintura

Progetto per creare un portacellulare da cintura, con dimensioni calibrate per offrire la giusta aderenza all'oggetto, senza forzare le operazioni di inserimento ed estrazione.
Finché non esaurisco la bobina di abs giallo, vi dovrete abituare a questo materiale!


Per evitare sprechi di abs, dapprima ho realizzato due prototipi di riferimento, utili per raffinare il disegno: la clip per agganciare la cintura e una dima impostata sull'ingombro del telefonino.


Nel progetto definitivo, la stampa è prevista posizionando l'oggetto in verticale. Affinché il gancio per la cintura si realizzi senza difficoltà, ho disegnato un elemento provvisorio di supporto, che sarà ovviamente rimosso.



Uhm... Forse è più adatto ad abbigliamento sportivo o da lavoro...

...Oppure, progettando la clip in modo da potersi incastrare nel bordo del cestino della bicicletta, si può anche ottenere un pratico navigatore cittadino.


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Gancio di ricambio per TGV Lima

Tempo fa, acquistai in un mercatino dell'usato un trenino elettrico TGV della Lima, perfettamente funzionante e in buone condizioni generali, senza rotture o graffi sulle scocche e pantografi ok.

Qualche isolatore sul tetto è stato "smussato" dall'usura, ma non è un dramma.
Fra l'altro, il precedente proprietario aveva arricchito il convoglio aggiungendo la carrozza del bar/ristorante, rendendolo più appetibile per un collezionista.
Mancavano un paio dei ganci di collegamento da inserire nei mantici di comunicazione; è difficile reperirli come singoli ricambi, e il più delle volte, in occasioni come queste, si rimedia acquistando altri trenini usati, da sfruttare come "magazzino" per le componenti di scorta.
Ho colto l'occasione per sperimentare la capacità della stampante di lavorare su tolleranze ridotte, provando a realizzare un pezzo dotato di parti piuttosto sottili, ma preciso quanto basta per innestarsi nel perno di collegamento.
Per fortuna, nel treno vi era ancora un gancio superstite, che mi è servito da modello per il disegno.
Ci sono voluti quattro tentativi per arrivare a un risultato accettabile; non è ancora perfetto, ma è già in grado di lavorare da tutti i punti di vista, sia nel trascinamento dei vagoni, sia nello snodo in curva.

Il materiale usato è abs giallo. Vedrete molti altri pezzi creati con questo filamento, perché voglio sfruttare la bobina nel minor tempo, finché le sue caratteristiche plastiche saranno al massimo.
In più, il colore mi aiuterà a ricordare, in futuro, che il gancio sarebbe ancora un prototipo provvisorio e perfettibile!








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Staffe fermacavi

Ecco due piccole staffe, utili per fermare i cavi della tv, che si trova appoggiata su una mensola del tinello. I cavi penzolavano al di sotto del ripiano, ed oltre ad essere antiestetici, erano esposti al rischio di essere agganciati accidentalmente. Non volevo rovinare la mensola con fori passanti e mi sono autocostruito due fermacavi "ad hoc".
Come noterete dal disegno, ho simulato anche l'ingombro dei cavi, in modo che calzassero a pennello.
Il materiale utilizzato è abs bianco.



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Presentazione blog "Fabbrica In Scatola"

Un caro saluto a tutti,
a chi già mi conosce dal blog dedicato allo stile dell'auto e a chi mi incontra per la prima volta sul web.
Con questo post, inauguro il blog "FABBRICA IN SCATOLA", dedicato alla stampa 3D praticata a livello "domestico", per realizzare oggetti di uso quotidiano o prototipi di design.

Il blog sarà aggiornato in tempo reale, ad ogni nuova realizzazione; restate in contatto!

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